L’ultimo gladiatore a Barcellona in mostra al Museo Marítim
Si inaugura il 31 maggio 2023 a Barcellona, presso il Museo Marítim, Pompeya, el último gladiator, progetto espositivo internazionale di promozione e divulgazione del patrimonio del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, in particolare quello dei suoi depositi in cui, come è noto, sono conservati migliaia di reperti dalle città vesuviane.
Centocinquanta i pezzi in mostra: affreschi, sculture, armi, suppellettili che rimandano al mondo dei gladiatori, al teatro e, più in generale, al tempo libero nel mondo romano.
Per il visitatore sarà un viaggio ideale nella Pompei di duemila anni fa, una esperienza immersiva che consentirà di conoscere la vita quotidiana dei suoi abitanti, compresa l’affascinante storia dei gladiatori, fino a rivivere la tragica eruzione del Vesuvio del 79.d.C. La ricostruzione si atterrà a fonti rigorose, mettendo a frutto la creatività contemporanea. L’iniziativa è organizzata da Dalì Universe e Phantasya, sotto la direzione artistica di Roberto Panté, in collaborazione con il MANN. Il curatore della mostra è Beniamino Levi, Direttore scientifico dell’iniziativa Raffaele Iovine, per il MANN hanno seguito il progetto Marialucia Giacco (Ufficio mostre), Mariateresa Operetto (Laboratori di restauro), Stefania Saviano (Segreteria Amministrativa).
Il direttore del MANN Paolo Giulierini, in occasione della mostra a Barcellona, sottolinea che “Se i legami con la Spagna di Napoli e del MANN sono plurisecolari, numerose sono le iniziative sviluppate anche in tempi recenti: ricordiamo la mostra virtuale del MAV sulla Villa dei Papiri, con tante nostre immagini, a Madrid nel 2016; la mostra su ‘Carlo di Borbone re di Madrid, Napoli e Città del Messico’ nel 2016; quella dedicata ai Gladiatori ad Alicante nel 2021“. Nell’anno del cinquantenario della morte di Picasso il MANN ospita una mostra (unica italiana inserita nel calendario ufficiale franco-spagnolo delle celebrazioni) che ricorda la visita del geniale artista al museo napoletano e a Pompei nel 1917 (“Picasso e l’antico”, al MANN fino al 28 agosto). La visione del Toro Farnese ha contribuito infatti, insieme alla passione per la corrida, a generare il filone del Minotauro. “Gladiatori, venationes -cacce anche con tori, per molti antesignane delle corride – ed elmi pompeiani ci ricordano quanto il Mediterraneo sia legato a queste ancestrali passioni e, allo stesso tempo, mettono al centro quegli uomini, che oggi consideriamo più come vittime che come eroi delle folle“, spiega Giulierini.