Materia Viva al Campania Architettura a Marcianise con l’installazione Vacuo
Materia Viva al Campania Architettura a Marcianise: l’installazione Vacuo del Collettivo DAMP all’ex Palazzo dei Pegni, sede dei seminari, mostre e living lab in programma per il Festival
Il Festival Campania Architettura 2023 vede Marcianise comeuna delle sei sedi (Napoli, Marcianise, Capua, Capaccio Paestum e Flumeri Carbonara) dei Living Lab e quindi come territorio individuato di interesse per coinvolgere studiosi, professionisti e comunità locale sul tema Fabbriche e aree industriali nel territorio casertano, grazie alla cura di Francesca Castanò e Giuseppe Guida. In questo contesto e grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università Vanvitelli che ne è partner, il progetto Materia Viva torna con la terza versione della installazione site specific Vacuo del Collettivo DAMP. Un’opera che incorpora ed esibisce l’attenzione di Materia Viva per le aree e le attività produttive, per le idee che prendono forma e quindi per l’arte del produrre, del fare impresa, del trasformare materiali e sviluppare tecniche. Materia Viva infatti si muove per restituire valore a Il bello del mettersi all’opera dopo i Greci, i Borbone e Adriano Olivetti. Un’operazione attenta alla cultura materiale, alla fabbrica e alla manifattura come saperi che costruiscono ambienti e paesaggi in continua trasformazione. In questo senso, ‘Vacuo’ rende omaggio al materiale a memoria di forma e ai raffinati dispositivi meccanici con cui l’azienda Silver Prince produce i materassi a marchio Pale nell’area industriale di Marcianise, ma è anche un’opera astratta che sollecita chi la contempla a riconoscere nella forma data alla materia tutti i gesti che l’umanità compie quotidianamente e attraverso i quali disegna e dà forma alla materia e alle sue infinite possibilità, unendo la fatica e l’arte del fabbricare alla capacità visionaria del creare e dell’innovare. ‘Vacuo’ è l’opera che ci ricorda di tenere insieme le questioni della forma e della sostanza delle cose, di avere attenzione ai processi produttivi e alle scelte dei materiali e al loro impatto sul sistema produttivo e su quello sociale e ambientale. ‘Vacuo’ ricorda che ogni attività, artigianale, manufatturiera, meccanica, industriale, segna il territorio, genera un’area produttiva, lascia il segno nello spazio circostante che diventa paesaggio aperto allo sguardo e all’attraversamento.
Dopo Palazzo Fondi nel marzo 2021, a segnare l’importanza del distretto artigiano di Rua Catalana a Napoli dal tempo degli angioini, e dopo la ex sala impasti dell’Istituto Caselli-Real Fabbrica di Capodimonte nel giugno 2022, Vacuo arriva a Marcianise dove è stata concepita e intende celebrare la città sede della Olivetti e degli altri involucri architettonici di qualità di cui è ricca la stessa area industriale di terra di lavoro con le sue realtà produttive.
‘Materia Viva’ è il progetto ideato e curato da Maria D’Ambrosio con Giovanni Petrone, promosso dall’Associazione F2Lab e da Casa del Contemporaneo con i loro partner, per fare luce sulla cultura materiale e produttiva dei territori, a partire da quello tra Napoli e Marcianise.
‘Materia Viva’ è il progetto che attraverso l’arte contemporanea e il design promuove i territori e le attività produttive. Avviato a marzo 2021 ha individuato un primo itinerario di luoghi, tra Napoli e Marcianise, cui riconoscere valore d’insieme perché parti di un tessuto produttivo attraverso cui pensare il ‘paesaggio’ e lo sviluppo del territorio.
Materia Viva vede la collaborazione di: Comune di Marcianise, Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università ‘Vanvitelli’, Dipartimento di Architettura dell’Università ‘Federico II’, Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, Accademia di Belle Arti di Napoli, Istituto Caselli-Real Fabbrica di Capodimonte, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, progetto Obvia extraMann e il patrocinio del Comune di Napoli con la I Municipalità e l’Unione Industriali di Napoli
VACUO – Inerme, un blocco di memory foam sottratto alla produzione industriale si lascia agire dal vuoto, “spazio intangibile e vacuo” (Lucrezio), generando un’assenza attraverso un gesto meccanico inutile. Questo definisce il ritmo di un’attesa in cui il tempo sembra fermarsi e accompagnare l’azione della forza di gravità. Quasi come in un atto respiratorio, la materia rende manifesta la dialettica del vuoto. Schiuma poliuretanica fornita dall’azienda Silver Prince, motore AC, stampa 3D in PLA realizzata dal lab Spatiality3D.