Lo sportello rosa di Gabriella Fabbrocini dedica una giornata alle donne con patologie dermatologiche
L’Unità operativa clinica di Dermatologia dell’Università Federico II di Napoli, attraverso lo “sportello rosa” inaugurato il 20 maggio 2021 negli spazi messi a disposizione dalla Fondazione Banco di Napoli, dedica una giornata di visite e consigli alle donne con patologie dermatologiche su tecniche e prodotti del camouflage e del make up per riparare o, comunque, mascherare i danni cutanei. L’appuntamento è per giovedì 3 marzo, a partire dalle ore 10.00 presso la Fondazione Banco Napoli, in via dei Tribunali 213 (primo piano), previa prenotazione da effettuare inviando una e-mail a dermamedonna@gmail.com.
Lo sportello rosa, fortemente voluto dalla Prof. Gabriella Fabbrocini, direttore della Scuola di specializzazione in Dermato-venereologia e della relativa Unità operativa clinica della Federico II, e dalla presidente della Fondazione Banco di Napoli, Rossella Paliotto, è uno spazio dedicato alla prevenzione e cura delle patologie dermato-venereologiche per la popolazione femminile della Quarta Municipalità, e in particolare del quartiere Forcella.
“L’emergenza pandemica ha sicuramente acuito diverse istanze, prima tra tutte quella della cura e tutela della donna che, soprattutto in ambiti sociali difficili, è fagocitata dalla gestione delle difficoltà quotidiane e finisce per trascurarsi. Ci sono patologie che intaccano il derma, cioè il rivestimento attraverso cui avviene il nostro primo contatto con il mondo esterno e gli altri, da qui il nostro impegno sul territorio con la medicina di prossimità”, dice la Prof. Fabbrocini. “Siamo da sempre attenti alle istanze dei più fragili che cerchiamo di raggiungere ed agevolare con varie iniziative – spiega la presidente della Fondazione Banco Napoli, Rossella Paliotto – Imparare a mascherare i danni cutanei rappresenta da una parte un momento di condivisione, ma dall’altra è un modo per recuperare positività; continuare a valorizzare il proprio aspetto anche durante la malattia è fondamentale per la tenuta psicologica”.