Firmato l’accordo tra Unimarconi e Fondazione Amedeo Modigliani per la realizzazione di corsi di alta formazione nel campo dell’arte
Firmato l’accordo tra Unimarconi e Fondazione Amedeo Modigliani per la realizzazione di corsi di alta formazione nel campo dell’arte
E’ stato siglato l’accordo tra l’Università degli Studi Guglielmo Marconi, istituita e riconosciuta dal Miur nel 2004, il primo Ateneo nel panorama accademico nazionale a proporre ai propri studenti un modello di didattica a distanza da oltre vent’anni, e la Fondazione Amedeo Modigliani, che nasce con l’intento di promuovere l’arte con una visione soggettiva ed un approccio nuovo, non solo per divulgare e valorizzare la figura e l’opera dell’artista Amedeo Modigliani, ma per sviluppare progetti ed organizzare attività di diffusione culturale.
L’intesa tra Unimarconi e la Fondazione Modigliani nasce dalla volontà di proporre dei corsi di alta formazione nel campo dell’arte e di organizzare una serie di attività culturali per valorizzare il patrimonio artistico italiano ‘L’accordo con la Fondazione Modigliani, da anni rivolta alla promozione di quello che è forse il pittore italiano moderno più popolare anche all’estero, è la sanzione di una strenua volontà di dialogo e di apertura. Specie per un ateneo come la Marconi che, da almeno due decenni, porta avanti, con determinazione un nuovo modello di didattica.’ dichiara il Presidente e Direttore Generale di Unimarconi, Alessio Acomanni.
‘La collaborazione tra la Fondazione Amedeo Modigliani e Unimarconi è già in corso: tutti gli studenti di Unimarconi potranno accedere gratuitamete al Modigliani Opera di Venezia, un’esperienza multimediale immersiva nell’arte e nella vita di Modigliani che permetterà loro di vivere in prima persona momenti della vita reale del pittore’, afferma Fabrizio Checchi Presidente della Fondazione Amedeo Modigliani.
Verranno creati corsi di alta formazione per definire nuove professionalità nel campo dell’arte attraverso un percorso formativo innovativo: ‘L’interesse per la storia dell’arte e il patrimonio artistico del nostro paese non è mai stato così vivo e presente come oggi. Ed è bene considerare che esso crescerà, una volta che le attese e le emergenze legate alla pandemia saranno auspicabilmente spente o placate. D’altronde un ateneo, da sempre sensibile alla conoscenza e alla salvaguardia dei beni culturali come la Marconi, non poteva non essere in prima linea anche questa volta nell’intercettare le richieste di giovani curiosie attenti alle voci del nuovo ma, proprio per questo, bisognosi di qualcuno che li orienti in un universo mutevole e in perenne connessione. Anche e soprattutto nel campo della storia dell’arte, divisa ma non indebolita tra luoghi tradizionali come il Museo e i nuovi media. Offrire cultura significa, oggi, in senso reale e figurato, spalancare finestre di dialogo. L’aristocratico riserbodegli studi, che ancora permeava i sistemi scolastici e accademici, è soltanto un vecchio abito mentale, che si spera in via di definitiva dismissione. Aprirsi, muoversi, viaggiare, mettersi in gioco, osare: nulla di più e nulla di meno ci ha insegnato un maestro come Modigliani: livornese di nascita ma francese per cultura. Una collaborazione con una fondazione di questo prestigio non può che nascere sotto gli auspici migliori. Oggi, più che mai, occorre rimboccarsi le maniche e provare a lavorare insieme’ spiega Roberto Nicolucci, docente di storia dell’arte moderna dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi