“La zona gialla consente al Museo Archeologico Nazionale di Napoli di riaprire ed accogliere nei grandi spazi delle sue collezioni e nei giardini, in assoluta sicurezza, i visitatori e, tra questi, ci auguriamo tanti ragazzi con le loro famiglie. Lo facciamo con l’ imperdibile mostra ‘Gladiatori’, che avevamo presentato per ora solo virtualmente, e con un messaggio che unisce quella storia e quei miti a un presente, ancora complicato, ma pieno di speranze. ‘Solo uniti vinceremo’ , perchè solo mostrando tutti insieme responsabilità nei comportamenti, compatezza, solidarietà, con ‘forza e onore’ risolleveremo la testa. Ci aspetta una nuova Primavera dell’Arte che restituirà la sua linfa al territorio e riporterà presto il mondo a godere della bellezza italiana. Vi aspettiamo“: con queste parole Paolo Giulierini, Direttore del MANN, commenta la riapertura dell’Istituto, in programma il 28 aprile.
Da mercoledì prossimo, si potrà visitare il Museo nelle modalità abituali (tutti i giorni dalle 9 alle 19.30; martedì riposo settimanale); sabato, domenica e festivi, l’accesso sarà consentito esclusivamente con la prenotazione, tramite i siti web
coopculture.it,
museoarcheologiconapoli.it e con l’app dedicata di Coopculture.
Attesa novità della riapertura è la grande esposizione “Gladiatori”, allestita e presentata in streaming durante il lockdown; cuore dell’allestimento sono centosessanta reperti che, nel Salone della Meridiana, risultano suggestivi tasselli di un affascinante viaggio di ricerca in sei sezioni: 1) Dal funerale degli eroi al duello per i defunti; 2) Le armi dei Gladiatori; 3) Dalla caccia mitica alle
venationes; 4) Vita da Gladiatori; 5) Gli Anfiteatri della Campania; 6) I Gladiatori “da per tutto”. Parte integrante dell’itinerario è la “settima sezione” tecnologica che, intitolata significativamente “Gladiatorimania” e concentrata nel Braccio Nuovo del Museo, costitue un vero e proprio strumento didattico e divulgativo per rendere accessibili a tutti, adulti e ragazzi, i diversi temi della mostra. L’esposizione “Gladiatori” è stata promossa con il sostegno della Regione Campania ed avrà approfondimenti ad hoc nell’Ecosistema Digitale per la Cultura della Regione Campania (
https://cultura.regione.campania.it ); partner della mostra è Intesa Sanpaolo.
Sempre durante i mesi di chiusura, si è lavorato all’allestimento della personale di Danilo Ambrosino, con un’incursione nell’arte contemporanea che si lega simbolicamente al tema dei Gladiatori: nel percorso “Leib_il corpo vivente” (in calendario sino al 30 settembre), curato da Olga Scotto di Vettimo, sono presentati venti dipinti realizzati con smalto e foglia oro su dibond. Nell’analisi creativa sul corpo, svelato nelle diverse posizioni degli arti e nel contrasto tra gli scuri ed i bagliori aurei, possibile individuare un parallelismo ideale con le figure, gli allenamenti e la preparazione atletica degli antichi combattenti nelle arene.
Per chi non avesse ancora avuto modo di visitarla, da non perdere la mostra “Lucy. Sogno di un’evoluzione” del “Michelangelo del Fumetto”, Tanino Liberatore: l’allestimento, promosso in rete con COMICON nell’ambito del progetto universitario Obvia- Out of Boundaries Viral Art Dissemination, è realizzato nella Sezione Preistoria e Protostoria del MANN per raccontare, con disegni e schizzi, le lontanissime (e sempre vive) radici dell’umanità.
I primi cinquanta visitatori, che saranno al Museo mercoledì prossimo, riceveranno in dono il numero di maggio/giugno 2021 della rivista “Archeologia Viva”, che dedica un ampio ed interessante approfondimento alla mostra “Gladiatori”.
Il biglietto intero di ingresso al MANN costerà 10 euro (ridotto: 8 euro; giovani tra i 18 ed i 25 anni non compiuti: 2 euro); la card Openmann, che consente ingressi illimitati al Museo per 365 giorni dalla data di prima attivazione, avrà il prezzo di 15 euro per adulto, 30 per coppie (due adulti over 25 anni), 5 per Academy (studenti ed iscritti alle scuole di specializzazione senza limiti di età).
I titolari di abbonamento in corso di validità recupereranno i mesi non fruiti a causa della chiusura del Museo.