SISMA80: il progetto fotografico ideato da Luciano Ferrara, dedicato al quarantennale della ricorrenza del terremoto
In occasione del quarantennale della ricorrenza del terremoto del 23 novembre 1980, l’Associazione noos aps e tribunali138, annunciano il progetto “SISMA80 – 23 novembre ore 19.30”, ideato dal fotografo Luciano Ferrara, fotogiornalista freelance.
L’iniziativa prevede la programmazione di una mostra fotografica e la pubblicazione del catalogo-libro edito dalla casa editrice Iod,con il patrocinio morale del comune di Napoli – Assessorato alla Cultura e al Turismo.L’esposizione, inizialmente programmata per il 23 novembre, a seguito dell’evolversi dell’emergenza Covid-19 e delle conseguenti disposizioni dell’ultimo DPCM è stata necessariamente rinviata ad altra data da definire. Intanto il catalogo fotografico (a cura della Iod Edizioni) uscirà in libreria nel mese di dicembre e sarà possibile acquistarlo anche online.
“Siamo pronti ad esporre questo nuovo intenso progetto che dedichiamo alla nostra città e regione – dichiara il fotogiornalista Luciano Ferrara – un grande lavoro corale che ci ha visti impegnati per vari mesi e che ora purtroppo a causa degli incredibili e tragici eventi che stiamo vivendo non possiamo ancora presentare. Ci auguriamo di condividere presto il nostro lavoro con il pubblico per celebrare uno storico momento del nostro passato che ha profondamente colpito non solo la nostra regione ma l’Italia intera e che a quarant’anni di distanza continua a mostrare le proprie ferite.”
“SISMA80” è un progetto realizzato con il supporto di Stefano Cuntò, Federica Di Lorenzo, Sofia Ferraioli, Graziella Portia, Livia Pacera, Giuseppe Sannino, Elio Di Pace, Gix Musella, Project Design collettivo Needle.
La ricerca di immagini, le interviste ai fotografi, la scansione delle foto analogiche e la ricostruzione degli eventi passati, con il contributo di autorevoli storici e giornalisti sono il risultato di un lungo lavoro, fatto con passione e tanta professionalità, al fine di presentare la memoria di un evento naturale tragico, che ha segnato la vita delle popolazioni di molti comuni campani e oltre.
20 i fotografi coinvolti: Peppe Avallone, Massimo Cacciapuoti, Luciano D’Alessandro, Sergio Del Vecchio, Luciano Ferrara, Gianni Fiorito, Guido Giannini, Pino Guerra, Mimmo Jodice, Annalisa Piromallo, Toty Ruggieri (Fotosud – Giacomo Di Laurenzio, Guglielmo Esposito, Mario Siano) Associazione Archivio Carbone, Mario Riccio(Pressphoto – Franco Esse, Gaetano Castanò, Franco Castanò).
Le fotografie selezionate costituiscono un contributo esclusivo dei fotografi e delle fotografe, autori e autrici di testimonianze uniche e preziose che necessitano di essere riportate alla luce per volgere nuovamente lo sguardo su una ferita non ancora rimarginata. Le voci di chi allora fu chiamato a documentare con l’obiettivo, a distanza di 40 anni, tremano oggi forse più di quelle mani che scattarono con la tragedia davanti, come se dai fotografi fossero pronunciati più a caldo i ricordi di oggi, piuttosto che le impressioni visive di allora, freneticamente depositate su rullino fotografico. Se la responsabilità e l’etica del professionista non avevano concesso alla persona dietro all’obiettivo di dare spazio allo scoramento, oggi è all’emotività dei fotoreporter che si vuole restituire uno spazio espressivo libero attraverso la registrazione dei loro racconti.
Il catalogo raccoglie oltre le fotografie, anche le testimonianze di giornalisti e docentiche contribuiscono con un’analisi, a volte lucida, a volte accorata, delle conseguenze della tragedia e delle dinamiche sociali, politiche ed economiche che hanno interessato gli interventi di soccorso e di ricostruzione: Pietro Gargano (giornalista), Francesco Romanetti (giornalista), Isaia Sales (docente di Storia delle mafie, Università Suor Orsola Benincasa, e saggista), Gabriella Gribaudi (docente di Storia del Dipartimento di Scienze Sociali), Luciano Brancaccio (professore Associato di Sociologia dei Fenomeni Politici, Dipartimento di Scienze Sociali Università di Napoli Federico II), Laura Lieto (docente di Urbanistica, si occupa di social housing e marginalità, Dipartimento di Architettura della Federico II)
Il progetto SISMA80 si propone, quindi, attraverso le immagini e la scrittura, una narrazione autentica a partire dai vissuti delle donne, degli uomini e dei bambini, che hanno subito gli effetti di un evento naturale devastante, che si è trasformato, sin dall’inizio, in una tragedia sociale, economica e criminale, per le cattive scelte della politica, molto spesso inadeguate e lontane dai reali bisogni delle popolazioni colpite. SISMA80 è la testimonianza, oggi, in epoca della pandemia, del ruolo del fotogiornalismo d’inchiesta sempre più utile e necessario per la democrazia e le condizioni di vita di milioni di cittadini.