Sergio Risaliti guest curator della sezione di arte contemporanea a Capodimonte
Sergio Risaliti è guest curator della sezione di arte contemporanea al Museo e Real Bosco di Capodimonte
Sergio Risaliti, 58 anni, è guest curator della sezione di arte contemporanea al Museo e Real Bosco di Capodimonte. Selezionato con una bando pubblico, Risaliti, storico e critico d’arte, ideatore e curatore di mostre ed eventi interdisciplinari, scrittore e giornalista, vanta una conoscenza ad ampio raggio della storia dell’arte, dal Rinascimento ad oggi. Tra i suoi lavori c’è la curatela dell’installazione della Croce di Mimmo Paladino in piazza Santa Croce a Firenze nel 2012 ma anche la curatela della mostra Michelangelo Buonarroti. Incontrare un artista universale, presso i Musei Capitolini di Roma nel 2014, con Cristina Acidini ed Elena Capretti. Ha curato, inoltre, mostre su artisti come Jeff Koons, Alighiero Boetti, Giuseppe Penone, Antony Gortmely, Jan Fabre, Eliseo Mattiacci, Ytalia. Vanta pubblicazioni su Giulio Paolini, Gustav Klimt e Jannis Kounellis.
A Capodimonte prende in carico una collezione che vanta opere di Burri (Grande Cretto Nero), Merz (Onda d’urto), Alfano (Camera), Paladino (Vasca), Kosuth (Modus Operandi), LeWitt (White bands in a black room), Daniel Buren (Indizi-Opera in situ) e Warhol massimo esponente della Pop Art che nel 1985 realizza le immagini serigrafate del Vesuvio in eruzione (Vesuvius). E ancora Luoise Bourgeois, Herman Nitsch, Ettore Spalletti, Guido Tarafiore, Mimmo Jodice, Sergio Fermariello, Gino de Dominicis, Jan Fabre, Yeesookyung, John Armleder solo per citarne alcuni.
“Ho potuto ammirare il lavoro di Risaliti a Firenze e sono certo cha la sua collaborazione con Capodimonte possa aiutarci a far crescere la sensibilità contemporanea, particolarmente viva nella città di Napoli. Lavoreremo insieme per offrire opportunità ai giovani artisti con residenze e con altri momenti di formazione” afferma il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger che, utilizzando le possibilità offerte dall’autonomia ministeriale, ha così colmato una lacuna in organico per la carenza di funzionari storici dell’arte specializzati nell’arte contemporanea. “Già nel 2017 abbiamo istituito, grazie a una collaborazione con l’Università del Texas, il Centro di ricerca La Capraia gestito dall’Edith O’Donnell center for History of Art – prosegue Bellenger – e, una volta terminato il restauro della Casa Canonica alle spalle della Chiesa di San Gennaro nel Bosco di Capodimonte, avremo la possibilità di ospitare quattro artisti per un periodo di residenza”.
“Mi sento in forte sintonia con i progetti già avviati dalla Direzione di Capodimonte, come la tipologia di mostre focus Incontri sensibili, che riconnette passato e presente, patrimonio antico e produzione contemporanea – afferma Sergio Risaliti – lavorerò per implementare queste iniziative e per portare nuovi progetti artistici utilizzando come spazio espositivo anche il Bosco, in un sempre più necessario rapporto con la Natura”. “I musei non sono solo luoghi di conservazione del patrimonio, ma grandi istituzioni culturali con spazi per la ricerca e formazione, la mediazione culturale e la trasmissione della conoscenza – prosegue Risaliti – Capodimonte è un grande museo con un patrimonio di straordinario valore anche sul fronte del contemporaneo che può essere luogo ideale per sviluppare residenze destinate a giovani artisti, dar vita a programmi di ricerca e di formazione per curatori, Una “palestra” per giovani storici e critici d’arte senza dimenticare le potenzialità sul fronte dell’inclusione sociale culturale e sulla divulgazione dei linguaggi dell’arte contemporanea”.
Sergio Risaliti (1962), si è laureato a Firenze in Storia dell’arte moderna e contemporanea. Dal 2018 è direttore artistico del Museo Novecento di Firenze e consulente scientifico di Mus.e. E’ storico e critico d’arte, ideatore e curatore di mostre e di eventi interdisciplinari, scrittore e giornalista. Al suo attivo ha l’ideazione e curatela di un centinaio di mostre in spazi pubblici e privati. Nel 1991-92, si è perfezionato al Corso Europeo per Curatori d’Arte Contemporanea al Magasin di Grenoble. Ha fondato e diretto fino al 2002 il Palazzo delle Papesse di Siena. Ha progettato l’allestimento il MARCA, Museo d’Arte Contemporanea della Provincia di Catanzaro nel 2008. È stato membro del comitato scientifico del Frac Rhône-Alpes e della Galleria d’Arte Moderna di Bologna. E’ membro onorario dell’Accademia delle Arti del Disegno. Collabora con La Repubblica-Firenze e con Il Venerdì-La Repubblica. Con Stefania Ricci ha ideato e curato Ispirazioni e visioni (2011), Marilyn (2012), Il Calzolaio prodigioso (2013), Equilibrium (2014) al Museo Salvatore Ferragamo di Firenze.
In occasione di Florens 2012 ha ideato l’accostamento dei Crocifissi di Donatello, Brunelleschi e Michelangelo nel Battistero di Firenze e ha curato l’installazione della Croce di Mimmo Paladino in piazza Santa Croce. Con Cristina Acidini (ideatrice) ed Elena Capretti ha curato la mostra Michelangelo Buonarroti. Incontrare un artista universale, presso i Musei Capitolini di Roma nel 2014. Ha ideato e curato l’esposizione dei Tre profeti di Donatello nel Battistero di Firenze, (maggio-dicembre 2014). E’ stato direttore artistico del primo Festival dei bambini. Nuovi mondi, organizzato a Firenze, nel 2014. Nel 2015 ha curato la mostra Jeff Koons. In Florence (Piazza Signoria e Palazzo Vecchio, Firenze), Alighiero Boetti. Mappe (Salone dei Cinquecento. Palazzo Vecchio, Firenze) e la mostra antologica di Alighiero Boetti presso la Galleria Stein di Milano (con Francesca Franco). Ha ideato e curato per la Galleria Tornabuoni di Firenze e Londra la mostra Il dado è tratto. Arte italiana oltre la tradizione. E’ direttore artistico dei progetti espositivi al Forte Belvedere di Firenze dal 2014 e del festival fiorentino F-light dal 2015. Ha curato le mostre di Giuseppe Penone, Antony Gortmely, Jan Fabre, Eliseo Mattiacci, Ytalia, tra le altre. Ha ideato e curato nel 2000 Espresso, un censimento dell’arte giovane italiana (Electa), e nel 2001 un’ampia ricognizione sulla Toscana contemporanea (Maschietto editore). Nel 1996 ha curato la Verità, libro d’artista di Giulio Paolini (Einaudi), e nel 2010 sempre di Giulio Paolini Dall’Atlante al vuoto (Electa). Nel 2009 ha curato il Catalogo Generale della grafica di Fausto Melotti. Con Francesco Vossilla ha pubblicato La Zuffa dei centauri per Electa e La Pietà Vaticana per Bompiani. Più recentemente Gustav Klimt con Giovanni Iovane, sempre con Bompiani e Autoritratto come Odisseo, Azioni di Jannis Kounellis dopo il 1960 per Quodlibet editore.