Dalla Campania al Lazio i chiostri storici tornano a vivere
Le scelte sostenibili di Eoss Architettura: dal velario all’impluvium la leggerezza delle coperture per gli spazi aumentati a conferma del valore sociologico delle corti italiane
Dalla Campania al Lazio i chiostri storici tornano a vivere nel rispetto dei monumenti
E’ tempo di utilizzare tutti gli spazi disponibili, specie se all’aperto e potenzialmente convertibili in luoghi di aggregazione ampi e con aperture possibili, talvolta staccati dal perimetro volutamente, per lasciare passare il flusso d’aria naturale. E’ la scelta sostenibile di Eoss Architettura, lo studio associato degli architetti Maria De Rosa e Beniamino Di Fusco, che opera a cavallo tra la pura costruzione e il valore sociologico che assume un luogo, pensando soluzioni scenografiche di architettura tessile innovativa o del tutto aerea e quasi invisibile, e con la caratteristica di essere sempre poco impattante. Dall’esigenza di riutilizzo di spazi, come le corti dei palazzi di pregio, nascono i principali progetti, restituendo la bellezza di un ambiente e la funzionalità dello stesso, ma col valore aggiunto di una vita alternativa. E’ quanto avvenuto con gli interventi site specific, progettati e realizzati dallo studio Eoss, per il Chiostro del Bramante a Roma, per uno dei chiostri di Foqus -Fondazione Quartieri Spagnoli, al Castello di Faicchio in provincia di Benevento, o Palazzo Caracciolo a Napoli.
Strutture, accomunate dalla corte centrale scoperta, nata per ventilare e illuminare al meglio gli ambienti interni dei palazzi, ma che oggi, a distanza di secoli dalla loro realizzazione, può avere nuova vita nel rispetto del monumento, con una copertura removibile. L’idea progettuale innovativa, seguita da un corretto studio di fattibilità, mantiene le caratteristiche di ventilazione e luminosità, in un ambiente coperto da velario di grande fascino e da utilizzare al meglio anche nei giorni freddi o di pioggia. Benessere per i fruitori finali, in qualsiasi attività si riservi all’ambiente, facendo tesoro degli antichi dettami architettonici, partendo dall’impluvium, utilizzato da greci, etruschi e romani, la vasca quadrangolare a fondo piatto per raccogliere l’acqua piovana all’interno dell’atrio scoperto, passando alle corti, tipicamente italiane e mediterranee, da esaltare nella loro funzione moderna e sostenibile. Una continua evoluzione nelle soluzioni da adottare grazie a tessuti e materiali sempre più sofisticati e idonei, basandosi su un concetto di leggerezza, sostenibilità e nuova vita ad ambienti istituzionali o privati, che se prima potevano essere solo di passaggio, e non sfruttati al meglio oggi non possono più esser tali, nel rispetto della raccolta di acqua, che può diventare un modo di riutilizzarla per irrigare un piccolo orto dai vasi semovibili, come avviene alla Fondazione Quartieri Spagnoli, dove l’esperienza diventa anche didattica, o al Chiostro del Bramante dove lo spazio diventa espositivo per mostre d’arte, ma caso per caso può assumere aspetti scenografici o meno in base alla copertura scelta. Membrane ergonomiche talvolta invisibili, o volutamente dal design ornamentale si adattano perfettamente alle strutture abitative circondate da portici o meno, come un giardino d’inverno, una sala conferenze, un salotto per le feste, o un teatro per concerti, da poter rimodulare ogni volta, come spazio utile che prima non c’era.