Bonus spesa, acquistate già 10467 spese con i pin e arrivate altre 3077 richieste
“La misura del bonus spesa – spiega l’Assessore alle Politiche Sociali Monica Buonanno – inizia a dare i suoi frutti: sono state già acquistate le prime 10467 spese, effettuate da altrettanti nuclei familiari con reddito pari allo 0, mediante l’utilizzo dei pin nei supermercati convenzionati.
Per la prima tranche di bonus, che ricordiamo è suddiviso in circa 100 euro a settimana per quattro settimane e 120 euro nel caso di famiglie con neonati, è stato speso il primo milione prelevato dal Fondo “Cuore di Napoli” per far fronte alla crescente domanda delle persone che, a causa della pandemia da virus Covid-19, si sono trovate di colpo senza reddito e senza alcun sostegno economico. Questo ci ha permesso di dare subito alla città una boccata di ossigeno per permettere a tutti coloro che sono stati esclusi dalle misure del Decreto Cura Italia di poter continuare a fare la spesa e provvedere al sostentamento della famiglia. Le prossime settimane saranno coperte dai Fondi della Protezione Civile.
Nel dettaglio, le richieste per il bonus spesa sono così suddivise per quartiere:
– Arenella 585
– Avvocata 985
– Bagnoli 415
– Barra 815
– Chiaia 484
– Chiaiano 553
– Fuorigrotta 962
– Mercato 351
– Miano 604
– Montecalvario 772
– Pendino 730
– Pianura 1238
– Piscinola 379
– Poggioreale 501
– Ponticelli 860
– Porto 128
– Posillipo 113
– S. Ferdinando 367
– S. Carlo 1426
– S. Giovanni a Teduccio 412
– S. Giuseppe 97
– S. Lorenzo 1362
– S. Pietro a Patierno 398
– Scampia 604
– Secondigliano 673
– Soccavo 705
– Stella 1041
– Vicaria 286
– Vomero 274
– Zona Industriale 110
Dalle ore 14,30 di ieri, quando è stata riaperta la piattaforma per la richiesta dei bonus, abbiamo ricevuto 3077 altre richieste di cui 538 da parte di cittadini stranieri. Sarà possibile richiedere il bonus fino alle ore 20,00 di venerdì 24 aprile per tutti i cittadini residenti nel territorio del Comune di Napoli, anche titolari di residenza di prossimità o richiedenti asilo o in attesa di protezione internazionale, che non abbiano reddito o l’abbiano perso per effetto dei provvedimenti restrittivi dettati per il contenimento dell’emergenza sanitaria.
Tutte queste azioni sono state messe in campo per garantire ai cittadini risposte concrete che abbiano la giusta empatia politica”.