Mutilazioni genitali femminili, a Napoli il primo Summit
Mutilazioni genitali femminili, a Napoli il primo Summit
La multietnicità fa delle mutilazioni genitali femminili un’emergenza da non sottovalutare.
Lo spirito con il quale nasce il Summit e’ quello di creare una sincronia tra le categorie professionali coinvolte nel tema.
L’incontro, che è stato concepito come un evento itinerante da replicare nelle principali città italiane, integrerà il panel di volta in volta con esperti diversi. Coinvolgerà le rappresentanze del tessuto locale nella missione di sensibilizzare e informare tutti i cittadini su quelle che sono le drammatiche conseguenze che accompagnano le MGF.
E’ stata scelta Napoli quale capitale di accoglienza e del Mediterraneo, come prima tappa del Summit. Con coerenza è stato impresso l’incipit di questo percorso il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
L’evento è stato pensato dalla SICPRE Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva Rigenerativa ed Estetica, insieme al CUG, Comitato Unico di Garanzia dell’ Università Federico II.
Chair Stefania de Fazio, con Max Brambilla co-responsabile del Capitolo e Aurora Almadori quale referente delle Mutilazioni Genitali Femminili.
Tanti i patrocini, tra tutti l’egida della prima cattedra Unesco a Napoli, e prima in Europa su Educazione alla salute e allo sviluppo sostenibile coordinato dalla professoressa Annamaria Colao.
“La Cattedra Unesco per l’Educazione alla Salute e allo Sviluppo Sostenibile ha, tra i suoi compiti strategici, l’individuazione di percorsi per limitare l’effetto negativo degli inquinanti ambientali ma non solo. Lavorare in sinergia ci permetterà di raggiungere gli obiettivi di ricerca di un equilibrio tra salute umana e sostenibilità ambientale con maggiore efficacia. L’impegno a favore delle donne e la tutela da pratica terribili come le mutilazioni genitali rappresentano una priorità oggi nella medicina di genere”.