Claudio Montini, The End. Paesaggio con dolcissima fiera, una mostra a cura di Massimiliano Fabbri e Federico Settembrini
Claudio Montini, The End. Paesaggio con dolcissima fiera
A cura di Massimiliano Fabbri e Federico Settembrini
Domenica 3 marzo 2024 alle ore 17 presso l’Ex Ospedale Testi di Cotignola (Ravenna), il Museo Civico Luigi Varoli inaugura la mostra Claudio Montini. The End. Paesaggio con dolcissima fiera, a cura di Massimiliano Fabbri e Federico Settembrini, che documenta e presenta per la prima volta un corpo consistente della sorprendente produzionedel pittore cotignolese Claudio Montini (1956-2021), offrendo uno sguardo su di una ricerca sommersa ma potente, complessa e quasi sconosciuta al pubblico.
Il progetto espositivo, realizzato grazie al sostegno e al contributo della famiglia Montini e preceduto da un restauro che ha coinvolto una cinquantina di opere selezionate dall’archivio dell’artista e da una campagna fotografica che ha mappato la sua quasi intera produzione pittorica (circa centocinquanta dipinti), è accompagnato da un catalogo, a cura di Marilena Benini, che raccoglie – oltre ai testi critici di Franco Bertoni, Emilio Dalmonte, Massimiliano Fabbri, Claudio Musso e Massimo Pulini – una settantina di opere, di cui una sessantina figurano in mostra, a disegnare un percorso espositivo che non procede in ordine cronologico ma che accosta per affinità, soggetti e stesure pittoriche, temi e temperature, superfici e scenari, creando stanze narrative e teatrali, come ambienti abitati da apparizioni e presenze.
La mostra si apre con un dipinto che svela subito la sua dimensione teatrale: su di un piccolo paesaggio compare al centro la scritta “The end”. Come scrive il curatore della mostra: “Da questa fine, che fine evidentemente non è, inizia la mostra. Una quinta o sipario. Un portale spazio temporale. Da attraversare. È richiesto un atto di fiducia. Alla pittura. Funziona solo se ci credi. Come a teatro”. A seguire, le sale dell’Ex Ospedale si aprono sul paesaggio, su nebbie e mostri marini, bestie feroci della foresta, nero fumo, rovine e cavalli, il colore verde, figure femminili, boschi di favole, spuma di mare e nature morte.Passando dall’uno all’altro tema, Montini immagina e sprigiona senza sosta infiniti mondi, scenari misteriosi, favole moderne e un senso dell’avventura che non manca mai al suo sguardo inquieto. I suoi quadri sono vertiginosi affacci su panorami che si spalancano per noi e su cui l’artista innesta e muove, come un vero e proprio regista, dei quasi racconti, scene abitate o abitabili.