Adriatico. Mare d’inverno, il volume della Regione Marche per la promozione del turismo attivo
Adriatico. Mare d’inverno
Il volume, curato dalla Regione Marche in qualità di regione capofila per la promozione del turismo attivo, è realizzato nell’ambito del progetto Viaggio Italiano – Scopri l’Italia che non sapevi, promosso dal Ministero del Turismo – Direzione Generale della Valorizzazione e della Promozione Turistica.
Presentazione lunedì 7 aprile 2025 / ore 18
Museo Darwin-Dohrn
Stazione Zoologica Anton Dohrn
Napoli, viale Anton Dohrn 49
Lunedì 7 aprile alle ore 18.00 sarà presentato a Napoli – all’interno del Museo Darwin – Dohrn della Stazione Zoologica Anton Dohrn il libro Adriatico. Mare d’inverno: un progetto editoriale, culturale e territoriale che racconta la lunga dorsale adriatica in una narrazione estesa, fatta di storie e destinazioni puntuali, con letture e punti di vista multidisciplinari, per cogliere nell’ordinario mare d’inverno l’esperienza di una conoscenza straordinaria.
Insieme alla curatrice e ideatrice Cristiana Colli ne parleranno Ferdinando Boero, Presidente Fondazione Dohrn, Felice Casucci, Assessore al turismo della Regione Campania, Michele Pontecorvo Ricciardi, Presidente Regionale FAI Campania, Rosanna Romano, Direttore Generale per le Politiche culturali e il Turismo della Regione Campania moderati da Ottavio Ragone, Responsabile della redazione di Napoli de “La Repubblica”.
Adriatico. Mare d’inverno propone 11 tematismi – dalle città ai cibi, dagli immaginari allo sport, dalla natura all’ecosistema marino, dalle architetture alle strade alle rotte – esplorano 7 regioni, oltre 1.000 chilometri di costa, 6 città portuali, 21 piccole capitali per raccontare centinaia di storie che abitano gli immaginari di un’area vasta ad alto contenuto simbolico, culturale e turistico. E l’Adriatico dal mare, dalla terra, dal cielo con le identità morfologiche, le leggende, le icone, le religioni, le architetture, il cinema, la fotografia, il fumetto, il cibo, le lingue, i luoghi, la navigazione, le infrastrutture.
Pubblicato da artem ideato e curato da Cristiana Colli (in libreria da settembre), il volume accoglie i testi di 38 autori che guardano il mare, seguono la linea di costa e raccontano il rapporto irriducibile con l’acqua. Sono filosofi, geografi, scrittori, teologi, critici, giornalisti, curatori, architetti, scienziati, artisti, pescatori, archeologi, studiosi, viandanti e navigatori: Emanuela Audisio, Rita Auriemma, Francesco Benelli, Carlo Birrozzi, Romane Bourgeois, Rosalba Livia Branà, Anna Busetto Vicari, Christian Caliandro, Nicolò Carnimeo, Stefano Catucci, Felice Cimatti, Pippo Ciorra, Cristiana Colli, Elena Commessatti, Mario Cucinella, Marco De Michelis, Franco Farinelli, Fabio Fiori, Davide Gnola, Silvia Godelli, Giorgio Lazzari, Gian Marco Luna, Gadi Luzzatto Voghera, Gian Ruggero Manzoni,Francesca Mattei, Cornelia Mattiacci, Enrico Moretti, Leandro Palestini, Luca Raffaelli, Cino Ricci, Caterina Riva, Luca Romano, Fabio Salomoni, Brunetto Salvarani, Luka Skansi, Cristiano Tiussi, Massimiliano Tonelli, Maria Virelli.
Varietà delle visioni nella scelta degli autori e anche negli apparati visivi – dai disegni alle mappe che aprono ogni capitolo, dalle fonti d’archivio alla dimensione vernacolare della tradizione, fino alle committenze fotografiche, tra le quali spicca la partnership con l’Agenzia Spaziale Italiana che ha realizzato appositamente 12 immagini dell’Adriatico dalle altezze siderali dei satelliti del progetto COSMO-SkyMed.
Il volume è corredato dal glossario adriatico, in cui ciascuno degli autori propone una parola simbolica, e dagli apparati, che comprendono una ampia bibliografia, la filmografia e sitografia essenziale e le brevi biografie degli autori.
L’appuntamento del 7 aprile segue l’articolato programma di presentazioni organizzato in luoghi adriatici esemplari come Ancona, Bari, Pescara, Termoli, Senigallia, Fano concluso il 4 aprile a Trieste.
Per celebrare la lunga linea di costa come luogo di appartenenza delle invarianti adriatiche alcune città – tra cui Trieste, Grado, Jesolo, Venezia e Mestre, Ravenna, Rimini, Pesaro, Senigallia, Ancona, San Benedetto del Tronto, Pescara, Vasto, Montenero di Bisaccia, Trani, Bari, Polignano a mare, Otranto – hanno ospitato, lo scorso settembre, l’installazione di oltre 1.500 manifesti che tra immagini, testi e grafiche hanno trasferito le parole sui muri, gli sguardi sugli schermi urbani, i segni di fronte al mare. L’installazione è stata realizzata in collaborazione con l’Associazione Italia Contemporary.