Spettacolo

Echi poetici. Odissea emotiva nei versi di Salvatore Di Giacomo

Echi poetici e il primo spettacolo di Napoli di versi. Il 27 settembre comincia la rassegna alla biblioteca di Soccavo 

In programma 6 spettacoli e 4 laboratori da ottobre a novembre

Tutti gli ingressi gratuiti per gli eventi di “Affabulazione” del Comune di Napoli

Il 27 settembre 2024 alle ore 19.00 alla Biblioteca di Soccavo va in scena, con ingresso gratuito, lo spettacolo Echi poetici. Odissea emotiva nei versi di Salvatore Di Giacomo, di e con Francesco Luongo, musiche live di Francesco Santagata. Echi poetici offre uno sguardo intenso sulla vita e l’eredità di questo rinomato poeta e drammaturgo italiano, un viaggio emozionante attraverso i suoi scritti, intrecciando abilmente testi teatrali, canzoni e poesie. Un’esperienza multisensoriale che cattura l’anima vibrante di Napoli e l’amore appassionato di Di Giacomo per la cultura popolare. Lo spettacolo esplora le sfumature della sua poetica, la sua connessione con Napoli e le relazioni personali che hanno plasmato la sua opera. Una narrazione avvincente che getta luce sulla figura di Di Giacomo e sul suo significativo contributo alla letteratura italiana. L’iniziativa è promossa dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Affabulazione” e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura. L’ingresso gratuito si può prenotare sul sito www.teatrotram.it

Echi poetici è il primo spettacolo della rassegna Napoli di versiorganizzata dal TRAM e Teatro dell’Osso presso la Biblioteca Comunale di Soccavo. “Napoli di versi” racconta la città a partire dalle parole dei grandi scrittori napoletani dell’Ottocento, che attraversarono i generi e crearono opere di poesia e narrativa, musica e teatro. Gli eventi si svolgeranno in biblioteca al fine di valorizzare la matrice letteraria della rassegna. Declineremo i “versi” del titolo in molteplici significati: i “versi” delle poesie, delle canzoni, dei canti, dei cunti, degli scongiuri, ma anche i “versi” e i “recti” delle pagine dei quotidiani, e infine intesi come i “di-versi”, ovvero i mondi narrativi alternativi e le figure degli emarginati. Ci sarà spazio anche per la formazione con un ciclo di laboratori gratuiti di teatro e scrittura.

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