International Jazz & Art Performing 5.0 con Middelhoff e Pache
Giovedì 4 luglio 2024 alle ore 21, la suggestiva cornice di Zu.Art giardino delle arti di Fondazione Zucchelliospiterà il secondo appuntamento della rassegna International Jazz & Art Performing 5.0 | Cinque incontri artistico-musicali dell’estate 2024.
Giunta alla sesta edizione, la rassegna propone la felice collaborazione con il Dipartimento di Nuovi Linguaggi e Tecnologie Musicali del Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini di Bologna, ponendo in risalto le eccellenze delle scuole di jazz e di musica applicata ad esso afferenti. Come per gli anni scorsi, anche questa edizione 2024 prevede un programma articolato e stimolante, incentrato sulla valorizzazione di specifici settori degli strumenti musicali jazz e del canto, con la presenza dei migliori talenti dei corsi accademici di I e II livello, il coordinamento di alcuni tra i docenti del dipartimento, e il coinvolgimento di ospiti di livello nazionale e internazionale.
La serata dal titolo Martini Tenors vedrà una formazione di sassofoni tenori (Nicola Parolari, Enrico Bonora e Pietro Bocchi) capitanati da Barend Middelhoff, insieme a Lorenzo Negroni, Daniele Mattone e – in qualità di special guest – Adam Pache, musicista australiano di fama mondiale, tra i più compiuti e promettenti della sua generazione.
La rassegna, che vede la direzione artistica e il coordinamento di Michele Corcella, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra jazz, tra i massimi esperti di Duke Ellington, è promossa da Fondazione Zucchelli e fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
Barend Middelhoff è cresciuto ad Amsterdam dove ha suonato e registrato con molti grandi musicisti e gruppi del mondo del jazz olandese. I suoi primi due album sono stati pubblicati per l’etichetta A-records negli anni Novanta. Nel 1994 vive a New York per un anno per studiare con Jimmy Heath, Barry Harris, George Garzone e Rich Perry. Nel 1998 si trasferisce a Parigi, dove rimane per 5 anni. In questo periodo ha effettuato tournée in Europa con il gruppo del chitarrista Martien Oster featuring, Dr Lonnie Smith, e ha registrato due album come bandleader. Nel 2003 si è stabilito a Bologna, dove insegna presso il dipartimento jazz del Conservatorio. Ha registrato e collaborato con tanti noti jazzisti italiani. Per l’etichetta giapponese Albore Records ha registrato “The Cause of the Sequence” con Nico Menci e Massimo Morganti. Nel 2019 ha presentato l’album “Fair Play” con i musicisti newyorkesi Peter Bernstein, Clovis Nicolas e Jason Tiemann.
Adam Pache, nato in Australia, è uno dei batteristi più interessanti giunti in Europa ad aver suonato e registrato con i più grandi artisti del jazz. Adam coltiva la passione per il mondo delle percussioni sin dalla prima infanzia, quando la sua famiglia si trasferisce in Papua Nuova Guinea , dove viene influenzato dalla ricchezza della musica etnica del luogo. Dopo il liceo si iscrive al Sidney Conservatorium of Music , integrando alla formazione accademica una fitta attività di concerti dal vivo con l’elite jazzistica della città. Nel 2000 è New York per la prima volta, dove studia con Greg Hutchinson, Carl Allen e Rodney Green. Nel 2001 partecipa all’acclamata serie televisiva ”The Pulse” per il canale ABC (Australian Broadcasting Corporation) . Torna a New York nel 2005 con un Artist Visa che gli permette di svolgere una fitta attività concertistica in molti dei leggendari jazz club della città. Nel 2009, lascia New York per stabilirsi a Roma, e le molte collaborazioni con vari jazzisti Europei lo vedono impegnato attualmente nei progetti di Francesco Cafiso, Emanuele Cisi e Sarah McKenzie .
In occasione delle serate musicali, dalle ore 19.30 alle 23.30, sarà possibile visitare It rains, it snow, it paints, mostra collettiva dei migliori talenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, vincitori e vincitrici del Concorso Zucchelli 2023 e dei premi Art Up 2023, a cura del collettivo Parsec.