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Don Mimmo Battaglia: Verrà la pace e avrà i tuoi occhi

Verrà la pace e avrà i tuoi occhi, diceva così la lettera di Avvento che il nostro Arcivescovo ci ha donato quest’anno… e, giorno dopo giorno, passo dopo passo, siamo arrivati nel pieno della Novena di Natale e del tempo che ci porterà al nuovo anno. E ci piace pensare che verrà Natale e avrà i tuoi occhi. È questione di occhi il cammino di quest’anno, questione di sguardi che si intrecciano tra loro, sguardi che scavano in profondità. Occhi che ci interrogano, occhi che scrutano, occhi che non possono lasciarci indifferenti. Nel corso di questa Novena di Natale, don Mimmo, sta andando alla ricerca di occhi, degli occhi di chi fa fatica, di chi è nel dolore, di chi prova a vivere la sua quotidianità nell’instancabile ricerca di una speranza. Nelle case. Per la strada. Nelle parrocchie. Presso le strutture di ricovero e accoglienza. Laddove la vita si snoda. Laddove la vita fa sosta per una revisione. Laddove la vita riparte. E, così, è andato e ancora andrà a casa di bambini e bambine che, già da piccoli, si trovano a giocare la loro battaglia per la vita, per una carezza a loro e una parola di speranza alle mamme ai papà che lottano insieme a loro. Carezza e speranza che lui stesso sta accogliendo nella sua vita. Qualche sera fa, di ritorno da una passeggiata alla ricerca dei nostri fratelli e delle nostre sorelle che vivono per la strada, ci ha detto che era andato ad incontrare i suoi amici che gli salvano la vita ogni volta. Ha dedicato il suo Avvento alla Pace e ha deciso di iniziare la sua Novena di Natale con un momento di preghiera per la Pace in cui, insieme a tanti altri, ha gridato il cessate le armi suo e di questa nostra Chiesa, di questa nostra città. È stato ad incontrare i sacerdoti anziani della nostra diocesi, quelli che non incontrerà in giro per le parrocchie ma che lo attendevano in casa loro per condividere quanto vivono in questo tempo e pregare insieme. E vivrà un tempo di incontro anche con i sacerdoti giovani, oltre ai momenti decanali in cui sta incontrando tutti i sacerdoti della diocesi. Ha accolto e ascoltato genitori di bambini con disabilità che limitano la loro autonomia ma che aprono a nuovi orizzonti possibili. Ha visitato centri di accoglienza, ospedali e case famiglia in cui ha incontrato bambini e ragazzi, mamme, operatori sanitari, volontari e sacerdoti, tutti insieme per provare ad andare oltre il disagio e la fatica di chi vive una disabilità, di chi è scappato dalla guerra, di chi è stato vittima di tratta, di violenza, di chi è senza casa e senza pane, tutti insieme per reinventare la vita, per continuare a sognare, per volare alto, sempre e nonostante tutto. Ha celebrato la S. Messa in alcune parrocchie e altri luoghi significativi, con i dipendenti dell’INPS,con gli ex-lavoratori Whirpool che, con la loro ostinata speranza e la forza dei loro sogni, aiutati da tanti che si sono messi accanto a loro, hanno di nuovo un lavoro. Celebrerà l’ultima domenica dell’anno con i detenuti e nei giorni precedenti sarà a pranzo con loro. E il pranzo di Natale sarà condiviso con i fratelli e le sorelle che si recheranno presso la Mensa della Basilica del Carmine Maggiore. Ci saranno, infine, diversi incontri con i giovani, per ascoltarsi, condividere, progettare sogni e passi di cura e futuro, di crescita e presente. Alla ricerca di occhi. Occhi dentro occhi. Dagli occhi fino al cuore. Verrà Natale e avrà i tuoi occhi. Verrà il nuovo anno e avrà i nostri occhi. Occhi colmi di speranza, di cura, di amore.

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