“Ragazze bandite”, incontri dedicati a donne artiste
La Libreria Io Ci Sto propone a partire da domani 17 novembre un ciclo di appuntamenti dal titolo “Ragazze Bandite” a cura della storica dell’arte Sarah Galmuzzi dedicati alle donne artiste.
Muse languide, streghe tentatrici, madri nutrienti, le donne raccontate nei libri di storia dell’arte e nei musei sono state a lungo – e purtroppo spesso lo sono ancora- indagate solo in quanto oggetto della rappresentazione. Ma in quel lungo cammino costellato di tormenti e pregiudizi che si chiama storia, tantissime sono state le donne che l’arte l’hanno fatta, spesso cambiando il corso degli eventi, sfidando un destino che pareva segnato, sono donne ritenute pericolose, strane, difficili da collocare, esagerate, ARTISTE e in quanto tali troppo spesso bandite, messe al bando, appunto, da societa’ parruccone e benpensanti, che loro stesse hanno sfidato con determinazione e un pizzico di sfrontatezza.
Nel ciclo di appuntamenti sarà possibile incontrare e approfondire la conoscenza di alcune artiste che hanno lottato per affermare il loro talento, non sempre vincendo, ma mai smettendo di guardare al mondo con occhi liberi.
PROGRAMMA
17/11 Muse o streghe? Il ruolo della donna nell’arte
24/11 da Fontana a Guggenheim: vite incredibili nel segno dell’arte
22/12 -Yoko Ono/ L’artista sconosciuta piu’ famosa al mondo
12/01 Pina Bausch/ Parlare danzando
25/01 Maria Lai/ La vita come un filo da tessere
9/02 Diane Arbus/ Quando la fotografia svela i segreti
23/02 Marina Abramovic/ L’arte attraverso il corpo
8/03 Maria Thereza Alves/ La seminatrice
22/03 Yayoi Kusama/ Tra felicita’ e infinito
5/04 Tina Modotti/ Raccontare la rivoluzione
19/04 Zaha Hadid/ L’architettura come imitazione della natura
3/05 Louise Bourgeois/ Dalla paura di cadere all’arte di cadere
17/07 Lee Miller/ Fare foto per non essere una foto
Informazioni
La partecipazione ad ogni incontro, nel corso del quale sarà possibile gustare un piacevolissimo aperitivo ha il costo di 20 euro.
Prenotazioni 081 578 0421 – 3333771977
L’immagine è tratta dal progetto della sociologa inglese Sarah Williamson creatrice del movimento Art activism Barbie.