Celiachia, diabete e obesità al centro del XXII congresso Simdo
A Napoli si discute di celiachia, diabete e obesità con Simdo. Confronto tra esperti e studiosi
Dalla nuova legge nazionale sulla celiachia alla nuova frontiera del dimagrimento a due cifre con i farmaci che allontanano la chirurgia bariatrica
Simdo, Società italiana Metabolismo Diabete Obesità, torna a Napoli dove è nata nel 1990, per celebrare il suo XXII Congresso nazionale, che si concluderà sabato 14 ottobre all’Hotel Royal Continental. Il momento di incontro e confronto tra esperti del settore, giunge subito dopo l’approvazione della legge nazionale 130, su diabete mellito e celiachia nella popolazione pediatrica, a cui Simdo ha contribuito in modo determinante. Al congresso, che è stato dedicato al segretario nazionale di Simdo, Paolo Antonio Miserendino, recentemente scomparso, ha preso parte anche l’assessore comunale alla Salute, Vincenzo Santagada, per portare il saluto della città e per sensibilizzare su “una corretta alimentazione e all’attività fisica per togliere alla Campania la maglia nera di obesità infantile”.
Il commento del presidente di Simdo, Vincenzo Provenzano
“È il primo congresso nazionale che si celebra dopo l’approvazione di una legge che va sotto il nome di Misure per la prevenzione del diabete mellito tipo 1 e celiachia – ha affermato il presidente di Simdo, Vincenzo Provenzano-. Abbiamo dato il nostro contributo in audizione in commissione Sanità al Senato, dove la Società ha espresso pareri che sono stati accolti per estendere la prevenzione a soggetti tra gli 8 e i 18 anni. Una legge già finanziata con circa 4 milioni di euro per anno, per i prossimi tre anni, per fare uno screening accurato che permetta di individuare precocemente i bambini che potrebbero diventare diabetici. In Italia, ci sono circa 250.000 persone sofferenti di celiachia che non sono state diagnosticate, ciò significa che vanno incontro ad infertilità, a disturbi importanti dell’apparato digerente e, non ultimo, alla possibilità di sviluppare neoplasie”.
Tra gli argomenti trattati, durante il XXII Congresso nazionale di Simdo, c’è la tecnologia applicata al diabete. Recenti studi internazionali, infatti, hanno stabilito che, tra le persone che fanno terapia insulinica, la scelta di un holter glicemico non è l’ultima ratio ma la soluzione preferita, con la necessità di estendere conoscenze opportune agli operatori. E, Simdo, in questo, è stata pioniera. Inoltre, è l’anno della nascita di importantissime molecole che allontanano la chirurgia bariatrica, farmaci che consentono un dimagrimento a due cifre, con la perdita del 20% del peso corporeo. La sfida è renderli alla portata di tutti, visto che il loro costo è ancora esorbitante.
L’intervento del componente del comitato scientifico di Simdo, Salvatore Turco
“La Società italiana di metabolismo, diabete e obesità ha l’obiettivo primario di correggere la malattia attraverso la modifica dello stile di vita, la dieta e l’attività fisica. La Simdo ha anche un altro obiettivo importante che è quello di diffondere la tecnologia nella cura del diabete. A ciò tende il Congresso, affinché si estendano a tutti gli operatori la conoscenza e l’applicazione della tecnologia alla malattia, prevalentemente quella di tipo 1. È qui, infatti, che sono stati raggiunti obiettivi importanti, garantendo al paziente diabetico, insulino trattato, di mantenere stabile, nell’arco delle 24 ore, l’omeostasi glicemica senza alcuna alterazione, con una qualità di vita migliore e uno stato di salute eccezionale” ha spiegato il consigliere nazionale di Simdo e componente del comitato scientifico, Salvatore Turco.