Al via i lavori di restauro della vasca farnesiana in porfido rosso nel Giardino delle Fontane
Al via i lavori di restauro della vasca farnesiana in porfido rosso nel Giardino delle Fontane
Il MANN accoglie la settima tappa del progetto “La natura nel cuore di ….” un percorso all’insegna della tutela e valorizzazione dei Beni Culturali che Rigoni di Asiago, in collaborazione con Fondaco italia, ha intrapreso nel 2015 in occasione dell’EXPO di Milano. La responsabilità sociale d’impresa e la sostenibilità si concretizzano così nel restauro o recupero di un’opera d’arte. La città sede dell’intervento viene scelta ogni anno con una votazione online lanciata dall’azienda veneta, in una sorta di staffetta ideale che dopo Milano, Venezia, Roma, Matera, Firenze e Bergamo giunge a Napoli.
A beneficiare della sponsorizzazione di tipo tecnico, per un investimento complessivo di 22000 euro, è una bellissima vasca in porfido rosso collocata nel “Giardino delle Fontane” del MANN, uno dei due grandi cortili interni che rendono lo spazio monumentale del Museo più accogliente per le migliaia di visitatori che ogni anno giungono da tutto il mondo.
La “grande tazza” in porfido rosso, come spesso è chiamata negli inventari antichi, è una vasca di fontana, in latino labrum, rinvenuta presso le Terme di Caracalla a Roma durante gli scavi condotti dalla potente famiglia Farnese nel corso del XVI secolo. Si tratta di un manufatto molto raffinato, probabilmente commissionato da un imperatore romano per un edifico pubblico. L’oggetto si data alla prima metà del II secolo d.C., tra l’età di Traiano e quella di Adriano. In quell’epoca, infatti, è particolarmente diffuso l’uso del porfido.
La vasca è registrata nell’inventario di Palazzo Farnese a Roma dal 1644 (in Campo dei Fiori, attualmente sede dell’Ambasciata di Francia in Italia). Come il resto della Collezione Farnese, l’opera fu ereditata da Carlo di Borbone per via materna e nel 1789 era registrata nell’inventario del Museum Herculanense di Portici. Compare, allo stato di frammenti, nell’inventario del 1796 del Nuovo Museo e Fabbrica della porcellana di Napoli, per essere infine restaurata nel 1808, per la prima volta, con integrazioni in gesso e trasferita definitivamente al Real Museo Borbonico, di cui il MANN è l’erede.
“Il felice incontro con il progetto Rigoni di Asiago per l’Arte ci ha visto subito in immediata sintonia: la scelta di restaurare la preziosa vasca di fontana in porfido rosso dalle Terme di Caracalla vuole essere un ulteriore segno di attenzione per la rinascita e la cura degli spazi verdi all’interno del MANN. Il prezioso manufatto, posto al centro del giardino delle Fontane, è parte integrante della nostra collezione Farnese, così come la sosta nei tre giardini storici è tappa irrinunciabile della esperienza di visita. Complimenti a Rigoni per aver realizzato, attraverso il suo ‘tour‘ e il coinvolgimento della rete, una iniziativa originale che diffonde l’amore per il patrimonio artistico italiano” dichiara Paolo Giulierini, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Andrea Rigoni, Presidente di Rigoni di Asiago Spa spiega i dettagli dell’iniziativa: “Bella, grande partecipazione, entusiasmante e con tanti messaggi di complimenti che sono giunti in azienda: questa, in sintesi, la votazione che ha decretato il successo di Napoli. Per noi arrivare in questa splendida città di mare ed indiscussa capitale dell’arte, supportati da un grande tifo e dall’accoglienza di oltre trentamila voti, è motivo di grande soddisfazione ed anche di responsabilità. Per questo ci fa piacere contribuire a valorizzare un’opera d’arte ed accendere una luce per sensibilizzare l’attenzione dell’opinione pubblica. Per capire Napoli la visita al MANN è una tappa fondamentale tante sono le opere d’arte di diverse epoche che testimoniano il complesso e glorioso passato della città e della sua regione. Sono veramente contento che il viaggio della Rigoni di Asiago faccia tappa nella città partenopea; per tutti noi oggi un motivo in più per venire a visitarla e a scoprire questo luogo magico. Non vedo l’ora che arrivi settembre, momento in cui riconsegneremo questa splendida fontana in porfido rosso sotto una nuova luce.