“Ti serve uno bravo”, di Luca Maurelli. Il primo manuale per pazienti di analisti al Salone del libro di Torino
“Ti serve uno bravo”, di Luca Maurelli. Il primo manuale per pazienti di analisti al Salone del libro di Torino: aneddoti, consigli e “diagnosi” negli anni del boom della psicoterapia
Equivoci, menzogne, amori, sonnellini e talvolta anche litigi. Nello studio di un analista può accadere di tutto, ma i piccoli e grandi segreti tra terapeuta e pazienti spesso restano tra le mura dello studio così come i pensieri dei due protagonisti, che legano i propri destini l’uno all’altro molto più di quanto accada normalmente tra un normale medico e un suo paziente.
In “Ti serve uno bravo. Manuale d’amore per pazienti di psicologi, psicoterapisti e strizzacervelli” (Jack Edizioni, pp.256, euro 12 su Amazon, cartaceo e digitale), il giornalista e scrittore Luca Maurelli analizza le “trappole” e le possibilità inesplorate di una seduta e viaggia con i racconti e con le suggestioni nelle stanze dove si consumano le sedute di psicoanalisi e psicoterapia svelando aspetti umani, debolezze e retroscena del rapporto a due e scavando anche nella diverse tipologie di approccio degli analisti, osservati e “diagnosticati” dal paziente stesso. Il libro verrà presentato al Salone del Libro di Torino (Sala Lisbona, 20 maggio, ore 11) nell’ambito della conferenza stampa di presentazione della casa editrice Jack Edizioni.
I consigli ai pazienti, le contro diagnosi degli analisti
Con quale domanda si apre una seduta? Al terapista interessa davvero il paziente? E da lui cosa impara su se stesso? Cosa c’è dietro il boom della psicoterapia in Italia? Ansie, insicurezze, fobie sociali, angosce post Covid e paure legate alla guerra, certamente. Ma in molti casi anche tanta solitudine e bisogno di trovare un confidente, un amico e talvolta un amante virtuale lì, a pagamento, nello studio di un analista. L’autore, indaga anche sui messaggi subliminali che i professionisti della mente mettono in campo nella comunicazione e su come sia cambiato l’approccio con i pazienti nell’era dei social in un settore che un tempo era visto con “sospetto” dalla società per chi vi faceva ricorso, spesso segretamente. “Cari pazienti, colleghi, fratelli…”, è l’incipit dei consigli del “manuale d’amore” per chi affida la propria vita a quegli sconosciuti “che vogliono sapere i fatti loro”.
La prefazione è firmata dalla psicoterapista Cristiana Baiano, le conclusioni sono affidate alla psicoterapista Carla Buccino.