Innovativa ricerca sul tumore al colon in corso di COVID 19 in Campania. Lo studio degli oncologi Ottaiano, Caraglia e Centro Ames
Innovativa ricerca sul tumore al colon in corso di COVID 19 in Campania
Lo studio degli oncologi Ottaiano, Caraglia e Centro Ames
Una variante del gene BARD1, coinvolto nell’aiutare le cellule a riparare il DNA quando esso è danneggiato, è stata identificata nei pazienti che hanno avuto inaspettate regressioni tumorali da cancro del colon in corso di COVID-19. L’osservazione, realizzata grazie alla collaborazione scientifica tra il Dr. Alessandro Ottaiano (Oncologo dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli), il Prof. Michele Caraglia (Professore Ordinario di Biochimica dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” ) e un gruppo di ricercatori e ricercatrici del napoletano Centro Ames (coordinati dal Dr. Antonio Fico e dal Dr. Giovanni Savarese) è in pubblicazione sulla rivista scientifica internazionale Therapeutic Advances in Medical Oncology. L’ipotesi, da verificare con ulteriori studi, è che la variante di BARD1 in questi pazienti, insieme all’infiammazione generata dal virus, abbia funzionato come un “interruttore” in grado di rendere il cancro più esposto al riconoscimento da parte del sistema immunitario aprendo nuove frontiere di ricerca e possibilità terapeutiche. Il Prof. Gerry Melino, direttore del centro ricerche “Torvergata Oncoscience Research”, nonché Professore Ordinario di Biochimica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma Tor Vergata, accademico dei Lincei, fondatore di prestigiose riviste internazionali e direttore di progetti di ricerca presso prestigiose università straniere, tra cui l’Università di Cambridge, afferma: “Si realizza in regione Campania un esempio positivo e vero di comunità scientifica in cui filantropia privata, competenza, passione e merito si fondono, producendo ricerca libera, innovativa e apripista. Noi tutti dobbiamo essere grati a questi ricercatori per il loro impegno e la loro dedizione nel migliorare la salute delle persone”.