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Cybersicurezza: Swascan, segnale importante sul piano strategico, tattico e operativo

“Le norme sulla cybersecurity introdotte dal DL Aiuti hanno importanti risvolti sul piano strategico, tattico e operativo”.

 

Così Pierguido Iezzi, CEO di Swascan parte del polo cyber di Tinexta Group, commenta le disposizioni in materia di intelligence in ambito cibernetico previste dal DL Aiuti.

 

“A livello strategico – a quanto apparentemente traspare dal testo del DL – il provvedimento riconosce pienamente il ruolo della cyber ed evidenzia quanto i cyber risk siano un rischio concreto alla sicurezza nazionale. Ciò è fondamentale sia alla luce del rischio interferenza nell’attuale gestione del conflitto Russo-Ucraino, sia dell’attività di monitoraggio nelle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Per non parlare, poi, della potenziale crisi a Taiwan”.

“Dal punto di vista tattico, apre al concetto di “difesa attiva”, ossia alla possibilità di attacchi preventivi con lo scopo di neutralizzare le minacce alla sicurezza nazionale ancor prima che possano concretizzarsi. Una mossa cruciale, considerato l’uso tattico della componente cyber nelle operazioni militari in Ucraina da parte della Russia – uso dettato dalla cosiddetta dottrina Gerasimov”.

“Sul piano operativo, la norma riconosce quanto gli attacchi cyber siano di difficile attribuzione, ampliando lo spettro di azione alle possibili minacce di stampo terroristico, di matrice antagonista, cyber foreign fighter e, più in generale, di natura cybercriminale condotte dalle gang ransomware. La possibile pubblicazione di dati riguardanti la sicurezza nazionale – conclude Iezzi – non è sicuramente accettabile e una azione di “difesa attiva” o di “azione preventiva” contro i Criminal hacker diventa così indispensabile per la tutela del paese”.

 

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