Farmacopee: Gaetano De Riso ed Antonella Pagnotta in mostra alla Farmacia dei Golfi
Si infittisce la collezione di opere esposte in Piazzetta Duca D’Aosta , nella sede
della Farmacia dei Golfi che lo scorso settembre ha inaugurato Farmacopee, “raccolte
metafantafisiche” : oggetti d’arte realizzati da dieci noti autori campani in mostra in cinque
bi-personali che si alterneranno fino a febbraio 2022.
Il prossimo opening si terrà giovedì 18 novembre alle ore 18 e vedrà protagonisti Gaetano
Di Riso e Antonella Pagnotta.
Per la terza tappa di questo viaggio corale nel Contemporaneo Di Riso presenta Dodici
facce, quelle che servono a formare un dodecaedro, figura legata alla classicità, dal forte
richiamo esoterico. Il solido platonico per eccellenza cui viene associata la forma
geometrica dell’Universo ci collega idealmente ad una dimensione ultraterrena.
La scultura composta in legno ricorda la tecnica dell’intarsio, tipica dell’area sorrentina dove
si è formato e tutt’ora risiede Di Riso. Diverse essenze di legno sapientemente assemblate ,
ognuna con le sue caratteristiche e colori .
Intento dell’artista , attraverso il dodecaedro, è quello di puntare all’assoluto, alla perfezione,
cercare l’idea intesa alla maniera platonica, attraversando più epoche.
Un’opera inedita ed appropriata quindi al contesto: la stessa commistione tra arte e farmacia
ci fa riflettere su un sistema universale regolato da un ordine superiore.
Il lavoro di Antonella Pagnotta , Corpus Medicamentous, è una scultura composita , con
chiari rimandi, non a caso, alla scuola medica salernitana, la prima e più nota istituzione
medica d’Europa nel Medioevo, antesignana delle moderne Università .
Sulle cinque facce del prisma, che si aprono come uno scrigno, sono dipinte infatti le specie
erboree raffiguratene il Giardino della Minerva di Salerno, città in cui l’artista vive e lavora.
La struttura è simile ad una prisma, e l’intera opera ricorda una messa in scena teatrale con al
centro una riproduzione in 3d del corpo della stessa artista, poggiato su un piedistallo
composto da tre vasche , radici, semi e foglie che formano il ciclo della vita.
Un lavoro carico di simbologia, in cui ogni dettaglio è pensato ad hoc e studiato per
l’originale sede espositiva. La materia del legno che compone l’involucro si ricollega al
bastone caduceo , simbolo dell’ordine dei farmacisti, dei medici e dell'Organizzazione
Mondiale della Sanità.
Le tecniche utilizzate sono miste come diversi sono i materiali: legno, il vetro, la pittura, la
resina.
Il messaggio è quello di riconquistare un rapporto con la natura, con la terra, e dunque
con noi stessi.
Forte il richiamo alla corporeità, sia quella fisica dell’artista che si fa scultura, sia quella
simbolica, come i cinque lati che compongono il pentagono, rappresentando i 5 punti focali del
corpo umano.
“Prescrivendo” mensilmente opere d’arte la Famiglia Di Martino, ideatrice e promotrice
della rassegna Farmacopee, solleva l’attenzione sul bisogno di una cura che non sia solo
fisica , ma dell’animo, che educhi a guardarsi attorno, a porsi domande, ad essere parte
attiva del benessere dell’individuo nella città in cui vive.
“Proprio l’arte che dà visibilità al mondo, e quindi influisce sugli umori, incide sul corpo
alla stregua di un farmaco“ , come sottolinea Marcello Francolini, autore dei testi critici
che accompagnano ogni mostra.
Un originale format che avvicina il pubblico in modo insolito all’arte contemporanea,
puntando su un’idea di benessere totale: Farmacopee fa appello alla sensibilità artistica e
al gusto estetico come terapia.
Gli autori che hanno aderito al progetto Farmacopee sono stati invitati dalla famiglia Di
Martino, da sempre ambasciatore di iniziative solidali e culturali sul territorio, a lavorare ad
un’opera inedita proprio durante il lungo lockdown pandemico dello scorso anno, coordinati
da Rosanna Iossa nella doppia veste di artista e direttrice artistica.
Info e Contatti:
farmaciaaugusteo@libero.it
T. 081416105
M. 3498766289 ( w-app)
P.zza Duca d’Aosta 260/1 Napoli