CDP e UniCredit lanciano il primo “Basket Bond di filiera” con Feudi di San Gregorio
Prende il via il primo ‘Basket Bond di filiera’, il programma da 200 milioni di euro complessivi che Cassa Depositi e Prestiti e UniCredit hanno lanciato per finanziare i piani di sviluppo in Italia e all’estero delle imprese appartenenti alle filiere strategiche dell’economia italiana.
A inaugurare il programma sono tre imprese italiane attive nel settore vitivinicolo, che hanno emesso singolarmente minibond raccogliendo risorse complessive pari a 21 milioni di euro. Tra le tre aziende coinvolte c’è anche Feudi di San Gregorio Società Agricola S.p.A., società nata nel 1986 e oggi azienda leader nel sud Italia e all’estero nel segmento “vini campani”.
Antonio Capaldo, Presidente di Feudi di San Gregorio ha dichiarato: “L’operazione ci rafforza nel nostro programma strategico di crescita: non è facile, nel contesto che viviamo, guardare avanti e continuare a investire nella qualità dei prodotti e dei processi, ma il supporto di due partner come UniCredit e CDP ci dà maggiore energia ed entusiasmo. In particolare, grazie a questa operazione, investiremo nel potenzialmente produttivo del DUBL, il nostro spumante metodo classico, che ritengo possa crescere ancora di più di quanto fatto in passato”.
CDP e UniCredit, agendo in qualità di anchor investor dell’operazione, hanno sottoscritto ciascuna il 50% dell’ammontare complessivo di queste prime emissioni del programma. Francesco Giordano, co-CEO Commercial Banking Western Europe di UniCredit ha commentato: “Siamo particolarmente soddisfatti di avere dedicata questa operazione inaugurale del Basket Bond di Filiera ad aziende del settore vitivinicolo, uno dei migliori rappresentanti nel mondo delle eccellenze produttive italiane e al contempo tra i più impattati dall’attuale fase di emergenza. Mobilitiamo nuove e importanti risorse per supportare il capitale circolante delle imprese e stimolarne gli investimenti. Lo strumento consente alle aziende del settore di accedere in modo vantaggioso al mercato dei capitali, attingendo a fonti di finanziamento complementari al canale bancario che possono risultare cruciali per rafforzare le catene di valore, sostenere l’innovazione e favorire la diversificazione in termini di prodotti, mercati di sbocco e canali di vendita”.