Satoshi Hirose alla Galleria Umberto Di Marino
Nel dicembre del 2019 la Galleria Umberto Di Marino chiudeva l’anno e il ciclo Visto da qui con il dj set Running the Field di Marco Raparelli, per riprendere la normale programmazione della galleria.
Visto da qui è stata una precoce occasione per riflettere sulla struttura della galleria stessa e del fare mostre, con l’obiettivo di eliminare quel surplus generato da una sempre più evidente sovrapproduzione di contenuti e riportando l’attenzione esclusivamente sulle opere.
Con la proclamazione dello stato di emergenza, il conseguente lockdown e la sempre più condivisa necessità di una ridefinizione dei meccanismi standardizzati del sistema dell’arte, la Galleria Umberto Di Marino ha pensato di riproporre quanto già iniziato un anno fa, questa volta però attraverso una newsletter settimanalmente mostrando ogni singolo capitolo di Visto da qui e parte del materiale raccolto per l’occasione, digitalizzato e messo a disposizione del suo pubblico.
Ancora una volta la struttura a più livelli del progetto Visto da qui solleva questioni e problematiche che in una corsa frenetica alla riapertura e al ritorno alla normalità potrebbero essere state già abbandonate. A seguito delle nuove misure di sicurezza, la Galleria Umberto Di Marino rimodula ancora una volta la struttura del progetto, presentando il lavoro di Satoshi Hirose (Tokyo, 1963) in occasione di Stardust, primo capitolo di Visto da qui del 2021.
Attraverso la sua ricerca Satoshi Hirose opera una trasposizione dalla pura ed essenziale quotidianità alla dimensione artistica e questa è senz’altro la caratteristica più coerente di tutto il suo operato. Oggetti semplici, molte volte “invisibili” nel trascorrere giornaliero, sono posti in qualità di soggetto (o complemento) per un’ipotesi di riflessione sistematica sul ruolo delle cose, sul significato dei simboli che esse spesso ricoprono, prendendo in analisi lo spazio che sta tra significato e parola. Spesso in viaggio per il mondo, Hirose è un attento osservatore delle realtà in cui si trova, degli usi degli abitanti, delle abitudini, dei costumi. Osserva, vive gli spostamenti tra le culture e le elabora per realizzare le proprie opere.