Banksy e la (post) street art
Banksy e la (post) street art.
Il PAN di Napoli ospiterà fino al 16 febbraio una mostra collettiva che parte dal più noto street artist del mondo e si dedica ad autori napoletani.
Nel 2010 la sua prima misteriosa apparizione in città con il murales (poi purtroppo vandalizzato) rappresentante l’Estasi di Santa Teresa. Poi ci fu lo stencil in piazza dei Girolamini. Opera chiamata la “Madonna con la pistola”. Erano le prime tracce – e fino a poco tempo fa le uniche – dell’artista inglese in Italia.
Proprio come impone il “Banksy – pensiero”, anche la cultura napoletana fa dell’ironia e dell’irriverenza la sua personale risposta a quelle che reputa ingiustizie da parte del sistema.
In questo contesto, Mr. Brainwash rappresenta invece l’evoluzione della figura dello streetartist, mondano e verypopular non disdegna i salotti buoni del jet-set, OBEY sceglie il termine “Obbedire” come provocatoria risposta ai dettami imposti dai mass-media. Diventa così celebre con i suoi “manifesti – non autorizzati” diffusi durante la campagna elettorale di Barak Obama. È il più “politicamente-impegnato” tra gli streetartist.
Mr. Savethewall rappresenta l’Italia in questo excursus, dimostrandosi una voce fuori dal coro. Recepisce gli stimoli provenienti dai linguaggi utilizzati dai suoi colleghi rielaborandoli con personale ironia e spirito critico, attraverso una tecnica a basso impatto ambientale che riserva il muro da danni permanenti. Attraverso dunque una rosa di circa 70 opere provenienti da collezioni private e da gallerie italiane e straniere, una sala video e una sala selfie, viene raccontato il fenomeno artistico del momento.
PAN Palazzo delle Arti Napoli
Fino al 16 febbraio 2020
Tutti i giorni: dalle 9.30 alle 19