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Un orto terapeutico nel centro storico di Napoli

Un orto terapeutico nel centro storico di Napoli

“Una importante novità per i più deboli che abbiamo fortemente voluto per dare una risposta a chi ha urgenza di assistenza”, ha dichiarato Pasquale Riccio, amministratore di Panta rei, impresa sociale che ha sostenuto l’iniziativa.

Nasce nel centro storico di Napoli il primo orto terapeutico ‘fuori terra’ dedicato ai diversamente abili, curato dai nonni custodi, agricoltori in pensione della Coldiretti. Il progetto vede insieme l’istituto Don Orione Piccolo Cottolengo, la Coldiretti Campania e Panta Rei-impresa sociale, con il patrocinio morale del Comune di Napoli. Dall’idea di riempire di verde, colori e profumi il palazzo del Cinquecento che ospita lo storico centro di assistenza in via Donnalbina, offrendo un percorso terapeutico a contatto con i cicli della natura.

I nonni custodi della terra allestiranno l’orto e faranno da tutor sia al personale che ai ragazzi assistiti con amore e dedizione nell’Istituto. Nella struttura che ospita l’istituto Don Orione non ci sono giardini né terreno coltivabile, pertanto saranno allestite delle strutture in legno che consentiranno di far crescere piante officinali, prodotti orticoli di stagione e piccoli alberi da frutto.

Un orto terapeutico nel centro storico di NapoliUn orto terapeutico nel centro storico di Napoli

Lunedì l’inaugurazione del progetto con il taglio del nastro dell’orto terapeutico e con il convegno dal tema ‘Benessere e reti sociali in aree urbane’, che si avvale anche del patrocinio morale di Scegli Napoli, il progetto per l’autonomia varato dal Comune. Sono intervenuti Don Nello Tombacco, direttore dell’istituto Don Orione Piccolo Cottolengo, di Franco Scorziello, presidente Federpensionati Campania, e di Giorgio Grenzi, presidente nazionale Federpensionati. A seguire le relazioni di Teresa Boccia, Lupt – Università di Napoli Federico II, di Pasquale Antonio Riccio e Fabio Rossi, amministratore e revisore di Panta Rei impresa sociale. Le conclusioni sono state affidate all’assessore alle Politiche Sociali della Regione Campania, Chiara Marciani e al vicepresidente nazionale di Coldiretti, Gennarino Masiello.

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