Mediterraneo come laboratorio di dialogo
“Mediterraneo come laboratorio di dialogo” sulle orme di Papa Francesco.
«Come alimentare una convivenza tollerante e pacifica che si traduca in fraternità autentica? Come far prevalere nelle nostre comunità l’accoglienza dell’altro e di chi è diverso da noi perché appartiene a una tradizione religiosa e culturale diversa dalla nostra? Le religioni possono essere vie di fratellanza anziché muri di separazione?».
Dalla collina di Posillipo che s’affaccia sul mare, sono state queste le domande che Papa Francesco, nel giugno scorso, ha rivolto alla collettività. È in questo solco che è stato ideato e organizzato il convegno “Patrimoni mediterranei e cittadinanza”che si terrà nel complesso di San Domenico Maggiore il 4 e 5 ottobre.
Iniziativa voluta da Associazione Peripli – Culture e Società Euromediterranee e Fondazione dell’Assemblea dei Cittadini e delle Cittadine del Mediterraneo (FACM).
Saranno presenti autorità e studiosi italiani e stranieri, provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo.
Algeri |Il Cairo|Larissa|Marsiglia|Nablus|Nizza|Parigi| Rabat
Sarajevo|Siria|Tirana| Tunisi|Valencia
Ricercatori, conservatori, mediatori e cittadini si incontrano per ridefinire insieme il ruolo dei musei, delle biblioteche e degli istituti di cultura nel XXI secolo. Incontri per analizzare le differenti modalità della partecipazione cittadina nei vari Paesi, i dispositivi e i progetti volti a questa partecipazione, e per riconsiderare il ruolo dei cittadini, delle loro associazioni e aggregazioni spontanee nel recupero delle memorie locali e collettive.
Il Convegno, dunque, intende promuovere una riflessione critica che tracci una prospettiva per disegnare gli orientamenti e i modi della ri-costruzione del patrimonio dei diversi demani mediterranei.
Uno degli obiettivi di questa iniziativa è anche quello di aprire un ampio dibattito in sede mediterranea, promuovendo un progetto che negli anni a venire preveda incontri territoriali periodici nei vari paesi del Mediterraneo.